Clocks-Coldplay

martedì 5 aprile 2011

Parmenide: l'eternità dell'essere

... Essendo ingenerato è anche imperituro, tutt'intero, unico, immobile e senza fine. Non mai era né sarà, perché è ora tutt'insieme , uno, continuo. Difatti quale origine gli vuoi cercare? Come e donde il suo nascere? Dal non essere non ti permetterò né di dirlo né di pensarlo. Infatti non si può né dire né pensare ciò che non è. … L'essere come potrebbe esistere nel futuro? In che modo mai sarebbe venuto all'esistenza? …. 
(Parmenide, I presocratici, p. 275)
DIZIONARIO
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永恒 (Yǒnghéng) (中文)
Eternum,i (Latino)

L'Essere secondo Parmenide
Parmenide è stato uno dei più grandi maestri della filosofia presocratica. Egli, basandosi sul principio di non contraddizione, E' stato il primo filosofo a delineare la figura dell'Essere basandosi non più su ipotesi cosmologiche bensì su un metodo razionale; in particolare, egli ha affermato, nel suo Poema sulla natura, che l'Essere è eterno: non avrebbe senso affermare che l'essere prima è e poi non è più. Quindi, quest'Ente al di sopra di tutto e di tutti viene paragonato ad una sfera, in quanto uguale nello spazio e nel tempo, finito ma in apparenza infinito per chiunque vi si trovi dentro Nel XX secolo la concezione parmenidea di Essere è stata ripresa con argomentazioni scientifiche da Einstein il quale ha immaginato una curvatura più o meno omogenea dello spazio-tempo; per cui non viviamo in un Universo sconfinato bensì sferico in cui non ci rendiamo conto della curvatura delle traiettorie.

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