Clocks-Coldplay

mercoledì 11 maggio 2011

Heidegger: il tempo dell'esserci

Vedo che sull'orologio sono le undici di sera. Dov'è qui il tempo? Sta nell'orologio? Si dice: il tempo viene esperito nel movimento delle lancette dell'orologio. Ma com'è allora, se l'orologio si è arrestato? Anche in tal caso, con l'arrestarsi dell'orologio, il tempo non è affatto svanito. Solo, non posso dire più che ora è.
Heidegger

Martin Heidegger è il filosofo di transizione tra il pensiero ottocentesco e quello novecentesco, quello in cui imponenti scoperti nel campo della fisica condizioneranno necessariamente anche il pensiero filosofico. Lo stesso Popper, nella sua epistemologia, descriverà il metodo dell'analisi scientifica e de facto sancirà l'inizio del pensiero legato a dati più "concreti". Il pensiero del "primo Heidegger" è estremamente complesso, però la sua idea di tempo può essere riassunta da alcune sue citazioni:

Poniamo il caso che con un orologio giungiamo nella foresta vergine da un appartenente alla tribù negra, che non ha mai visto un orologio, e gli mostriamo questa cosa. Vedendone il movimento, egli penserà che questa cosa sia viva. Per lui questa cosa non è un orologio, un cronometro. Certo ciò non significa che a quest'uomo sia estraneo il rapporto con il tempo.
 Heidegger
L'essenza dell'Esserci consiste nella sua esistenza.
Heidegger, Essere e tempo
L'autenticità dell'esserci è ciò che costituisce la sua possibilità d'essere estrema.[…] La fine del mio esserci, la mia morte, non è qualcosa per cui ad un certo momento un decorso continuo di colpo si arresta, bensì una possibilità di cui in ogni caso l'esserci sa: è l'estrema possibilità di se stesso, che egli può cogliere e fare propria come imminente. L'esserci ha in sé la possibilità di incontrare la propria morte come l'estrema possibilità di se stesso.
 Heidegger, Essere e tempo
Questo precorrere non è altro che il futuro unico e autentico del proprio esserci. Nel precorrere l'esserci è il suo futuro, e precisamente in modo da ritornare, in questo essere futuro, sul suo passato e sul suo presente. L'esserci compreso nella sua estrema possibilità d'essere, è il tempo stesso e non è nel tempo.
Heidegger

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