Clocks-Coldplay

domenica 1 maggio 2011

Marx: materialismo storico, l'orologio al centro del mondo industriale

Nel marxismo il male è tutto dentro la storia, che è storia della lotta di classe.
Gaspare Barbiellini Amidei
Karl Marx, teorizzatore di una nuova cultura economica, politica e sociale, è senz'altro da considerarsi tra le figure di spicco nell'intervallo di tempo che separa Kant a Nietzsche, Heidegger ed in generalie alla filosofia novecentesca. Tralasciando le teorie politiche ed economiche (che comunque riguardano argomenti non attinenti al contesto di questo blog), nelle sue teorie sociali Marx considera l'evoluzione umana come un passaggio di stadi (in particolare 7) e che ognuno di questi viene causato da enormi moti di agitazione che stravolgono i ruoli sociali (come, in effetti, era accaduto poco tempo prima in Francia). Dunque, la storia è in parte ciclica, è destinata a ripetersi: visto ciò, necessariamente è possibile anche prevedere il futuro relativamente immediato (cosa che, in effetti, fa). 
NOTA: Nella teoria economica esposta nel Capitale egli getta le basi del mondo industriale che, però, è già nel capitalismo. Il simbolo del lavoro in fabbrica diventa l'orologio in quanto scandisce le azioni umane. Marx propone un sistema economico in cui la produttività risulta aumentata e il lavoratore spende meno energie fisiche, lavora meno tempo e guadagna relativamente di più: questo verrà preso in considerazione solo in parte.

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