Dopo la teoria Einsteiniana, sembrava quasi scontato che il tempo rientrasse in quei parametri presenti nell'Universo che l'uomo non potesse controllare e che fossero un tutt'uno con la struttura dell'Universo. La "Teoria del tutto", da lungo inseguita da "Herr Doktor" e dai suoi allievi, quando fosse stata raggiunta, avrebbe dovuto presentare, tra i suoi parametri, anche il tempo. Sembra una cosa ovvia, ma Bryce DeWitt ha elaborato un modello che permette di prevedere la possibile mancanza del parametro tempo nella grande "Teoria unificatrice". Se fosse così, tutte le certezze che l'uomo ha accumulato fino a questo punto, tutte basate sulla forma a priori del tempo, crollerebbero assieme anche a tutti i sistemi fisici che dipendono dal tempo: eccetto la meccanica quantistica (in cui, per il principio di indeterminazione di Heisenberg, non possono coesistere allo stesso tempo posizione e tempo) e quella relativistica (in cui, essendoci il fenomeno della distorsione del tempo, basterebbe solo cambiare nome a quel parametro), tutti gli altri sono basati sul tempo dalle fondamenta (basti pensare alla meccanica classica, in cui tutte le grandezze cinematiche sono definite derivando il tempo). Attualmente, molti modelli sono stati elaborati, però nessuno di questi è in grado di raggiungere quell'obiettivo che a metà del XX secolo sembrava quanto mai vicino.
Nessun commento:
Posta un commento